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martedì 23 ottobre 2012

ENDINE 2012

Si parte domenica 14 ottobre alle 8.00, appuntamento per 5 giorni di pesca in questo splendido lago. ma prima ne approfittiamo per unirci ed incontrare altri amici che nel frattempo hanno trascorso altri 4 giorni per l'Evento della 16a Maratona internazionale Di Endine.. Aiutiamo i nostri amici a caricare le loro ultime cose e ci avviamo verso la casa del Pescatore per assistere alla cerimonia di premiazione e salutare alcuni amici uno tra cui Paolo Cominelli. Rimaniamo in compagnia, beviamo qualcosa, il cielo incominciava già a dare segni di cambiamento e questo un pò ci preoccupava, soprattutto per allestire il tutto è preparare le nostre canne in pesca in spot ricercati tramite eco... ci fermiamo per partecipare alla lotteria benefica e poi appena finita... ultimi saluti e via verso la nostra meta...
 lo spot denominato l'alberello si presenta interessante... le condizioni atmosferiche iniziano a cambiare e qualche goccia di pioggia comincia a cadere... Il che non ci permette il primo giorno di ipreparare ed impostatre la nostra pescata in modo più mirato... e quindi abbiamo calato le nostre lenze basandoci su indicazioni che ci sono state date in precedenza da persone del posto che pescano con frequenza in quella postazione. Le zone  dei canneti sembrano la soluzione migliore... ma il primo giorno e tutto fino al martedi mattina questo non è stato possibile, per la pioggia incessante e perchè gli stessi erano ad oltre 300 mt di distanza... Appena smesso di piovere tre canne finiscono vicino a questi canneti una zona con fondale duro e privo di alghe, una in un canneto laterale e due a circa 80 mt di distanza in un punto abbastanza duro Innesco ad omino di neve con retina di protezione, causa continui attacchi di scardole (in totale ne sono state portate a riva 8). sono stati usati anche inneschi misti come tiger e mais, ma senza esito. L'innesco ad omino con una boilie da 20 affondante e una 14 pop up è stata posata a 300 metri con due manciate di pellet intorno l'innesco. le zone pasturate con mais e boilies con maggior quantità non hanno sortito alcun risultato. La canna posta a quella distanza, attaccata ai canneti invece ha dato i suoi frutti, con due mangiate di cui una portata a guadino dopo un combattimento portato a buon fine dalla barca... Il secondo invece l'h avuta vinta andandosi a rifugiare nelle mendrovie che formano i canneti nel lago di endine.. queste canne che si propagano dalla terraferma fino all'interno dell'acqua e creano delle caverne come mandrovie galleggianti dove le carpe trovano riparo e si sentono sicure...Sono stati cinque giorni di pesca come sempre dura, ma belli..Endine è un lago dove il pesce è molto difficile da catturare... l'unica carpa portata a riva è questa e l'autore è il mio socio di pesca Alberto detto BANZAY...

3 commenti:

  1. Bel report e bellissima carpa, complimenti!!!
    Ho tanta voglia di fare una pescatina in questo splendido ed intrigante lago prima o poi.....
    Saluti!!

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  2. Grande Luigi l'importante è sempre crederci grazieeeee

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  3. Grazie Lorenzo!!!... e Grazie Paolo!!! Lorenzo hai detto la parola Giusta "intrigante"... Questo lago è in grado di metter a dura prova anche i più bravi... infatti il proprietario del bar Alberello, che in questo periodo è chiuso, ci ha detto che anche pescatori del posto, che ci pescano spesso, sono costretti a volte a mandare giù l'amaro... In questo periodo i pesci stazionano per lo più in zone che offre loro sicurezza e non sono molto disposte a spostamenti lunghi, perciò devi andarle a cercare vicino a possibili ripari o ostacoli sommersi come legnaie, oppure in nelle piazzole con fondale duro tra gli erbai che anche quest'anno come l'anno scorso (ho girato poco con l'eco) erano rari... il fondale degrada a pochi metri da riva da un minimo di 1 metro e mezzo e degrada fino ad una punta massima di 4,5 - 4,7 metri a circa 80-90 metri da riva.. si tratta di un fondale abbastanza unifomrme dopo... bisogna che con l'eco si riesca a trovare quegli ostacoli o quelle zone più propizie... ma in questo periodo le carpe sembrano prferire zone protette da canneti con quella particolarità che gli consente di incunearsi dentro di esse per ripararsi dal pericolo... Qui non è comunque facile portare fuori dei pesci, perche sono molto smaliziate e non si lasciano ingannare facilmente... con l'esperienza prima o poi riuscirò a capirle le carpe Di Endine... Solo il lago, i luoghi, l'aria che si respira, l'emozione di stare a pesca ti ripagano... la bella soddisfazione l'abbiamo avuta, ma non finisce di certo qui... ciao Ragazzi... :-)

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