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mercoledì 12 ottobre 2011

15a Maratona di ENDINE



Quattro giorni trascorsi sulle sponde di questo meraviglioso lago incastonato tra meravigliose montagne che disegnano paesaggi incantevoli... il lago è un avversario molto difficile da affrontare e lo dimostra il fatto che in quattro giorni trascorsi alla postazione denominata "pub" si è visto solo un accenno di mangiata l'ultima notte verso le due e poi il nulla...nel nostro settore di pesca e precisamente quello che va dal punto più stretto del lago fino alla conca più ampia che arriva fino al bocchettone, il fondale si presentava privo di quegli erbai e alghe tipiche di questo lago dove il pesce è abituato a cercare cibo, per ritrovare un fondale ricoperto per circa 10 cm di uno strato di alghe in putrefazione e lo dimostrava il fatto che le esche che venivano sù erano impregnate di un odore maleodorante...pochi i punti duri  presenti, ricercati con l'ausilio dell'eco che ricadevano a pochi metri da riva dove il fondale da poco più di un metro scendeva a circa 4,30 di profondità...probabilmente le scarse piogge, il vento scarso, il perdurare della bella stagione , ha fatto sì che erbai ed alghe non potessero resistere creando un ambiente anossico  un ambiente non favorevole al mantenimento della flora acquatica da quale il pesce trae il suo alimento  e quindi non favorevole e non trafficato dal pesce che molto probabilmente si è rivesato in zone più ossigenate e dove vi poteva essere rimescolanza degli strati dell'acqua e una maggiore proliferazione di flora e nutrimento naturale. L'azione di pesca si è svolta cercando di sfruttare la porzione di lago a nostra disposizione in quanto sulla punta opposta della strettoia si trovava un'altra coppia che ha riversato la sua azione nei canneti presenti difronte a noi ma sui quali non abbiamo potuto pescare per correttezza di regolamento. Quindi abbiamo dovuto impostare la nostra azione puntando le zone di destra e di sinistra e il sottoriva difronte a noi fino a meta della strettoia e del lago più aperto. Quattro giorni bellisiimi, insieme a tante persone simpatiche, all'organizzazione perfetta e seria della manifestazione a fine divulgativo della nostra tecnica ma soprattutto "benefico" verso le persone o enti che offrono il loro aiuto a persone bisognose,  portata avanti da Paolo Cominelli e il suo team "CarpFishing Rudiano 55" a tutti i ragazzi che vi hanno partecipato e CFI...pranzo di fine manifestazione veramente ottimo....Un'esperienza da ripetere e magari con qualche pesce in più!!!


Un lago difficile da affrontare in quanto le carpe che vi dimorano non si lasciano ingannare facilmente e anche se è la prima volta che ci pescavo,  ho capito che è un osso duro e bisogna  saperlo interpretare per riuscire trovare la giusta chiave per aprire le sue porte...ENDINE non vedo l'ora di incontrarti di nuovo perche la sfida è aperta e anche se per questa volta siamo andati in bianco mi hai dato gli stimoli e la voglia di rivederti ancora per riuscire pian piano a scoprire i tuoi segreti... Ciao a tutti, alle persone che in quei giorni son passati da quelle parti e che ho conosciuto insieme al mio socio di pesca, alle persone che passavano e con cui si scambiavano delle chiacchiere insieme tra un bicchiere e un altro, alle belle gionate di sole, di vento improvviso, di pioggia e tuoni che rimbombavano in testa e in tutta la valle da far rabbrividire, grazie Endine.

2 commenti:

  1. Ciao Luigi,complimenti,certamente una bella esperienza,anche se senza catture può senzaltro essere divertente e comunque riposante,...stessa cosa non posso dire per il nostro enduro di ottobre dove per evitare discussioni non ho potuto pescare come avrei voluto...

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  2. Ciao Franco...E' stata una bellissima esperienza anche se non ci sono state catture, ma il bello della nostra disciplina è che quando si affrontano laghi come Endine bisogna conoscere bene abitudini e caratteristiche di essi e si sà per arrivare a scoprirne i segreti bisogna capirlo e imparare a conoscerlo nel tempo, domandandosi dove si è commesso l'errore, cercandone le motivazioni, gli stimoli migliori per riuscire a vincere la sfida che con certi laghi diventa impresa ardua, è così che si cresce e si ha sempre qualcosa da imparare, senza per forza rincorrre con il fiato alla gola il raggiungimento immediato dell'obbiettivo...per quello dico che avere tutto e subito non è mai cosa buona perchè non ci si deve sentire arrivati per non aver davanti più niente da raggiungere...si ha sempre qualcosa da raggiungere avanzando a piccoli passi, è così che la passione continuarà sempre ad ardere dentro di noi, dentro un vero angler...per quello anche davanti ad un esperienza come quella di Endine io mi riterrò sempre soddisfatto, anzi ancor più stimolato e desideroso di scoprire le sue creature meravigliose che vi dimorano, scoprendo le loro abitudini.

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